La cucina di Zanzibar: viaggio multicolor tra i sapori del mondo
Pensiamo che quella zanzibarina sia una tra le cucine più multiculturali al mondo: da qui sono passati per secoli i traffici commerciali tra Oriente e Occidente e i popoli che di volta in volta hanno conquistato Zanzibar hanno lasciato tracce indelebili nelle tante specialità che oggi si possono gustare in quest’isola: la cucina di Zanzibar è nota per essere tra le migliori dell’Africa Orientale e questo è dovuto certamente anche alla varietà delle sue influenze.
Cosa si mangia a Zanzibar
I piatti tipici di Zanzibar contengono sapori e ispirazioni provenienti dai Paesi Arabi, dal Portogallo, dall’Inghilterra, dall’India e dalla Cina. Il piatto principe, frutto dell’attività peschereccia da sempre praticata qui, è naturalmente il pesce: il polpo è molto diffuso (il piatto si chiama Pwewa wa Nazi) ed è cucinato generalmente con latte di cocco, patate e spezie, importate dagli arabi e dai persiani così come il mango, gli agrumi e il riso.
Famosa anche la pesca delle aragoste e delle cicale, servite solitamente alla griglia: lungo le spiagge meno turistiche si possono osservare le tipiche ceste usate per catturarle, mentre al mercato di Stone Town si può assistere alla vendita all’asta.
Come si mangia l’ugali?
Non mancano le specialità swahili che giungono dall’entroterra africano, come il piatto nazionale della Tanzania: l’ugali, una sorta di polenta compatta a base di manioca, una coltivazione importata dai portoghesi nel 1400-1500. Viene servito accompagnato da salse e contorni a base di pesce e verdure, un piatto sostanzioso e delizioso. La manioca è molto usata anche per produrre uno dei “piatti” da street food più diffusi che ho visto sull’isola: le patatine in sacchetto! L’altro è il pane, che viene preparato nella forma del bauletto e messo in sacchetti che la gente si porta continuamente appresso.
Le spezie di Zanzibar
Non manca anche il riso mescolato al pilao, accompagnato dalla carne o dai fagioli, una specialità di Zanzibar introdotta dal regno omanita, come il curry e il biriyani. Ogni popolo ha lasciato qui la propria eredità riempiendo l’isola, baciata dal sole, di spezie meravigliose che hanno arricchito la sua cucina di sapori e profumi come il pepe, la cannella, la curcuma, lo zafferano, lo zenzero, la vaniglia e il cumino, usato per preparare il boku boku, manzo cotto nel frumento con pomodoro, cipolle e peperoncino.
La pizza zanzibarina
Un piatto che amerete moltissimo, perfetto per i vegetariani che visitano Zanzibar, è la pizza zanzibarina. Come potete immaginare, non ha niente a che vedere con la nostra pizza, ma è una sorta di torta salata ripiena di verdure o pesce, formaggio e spezie, perfetta come spuntino o per il pranzo. E’ fatta con una tipologia di pane chiamato chapati, sottile e a sfoglia, davvero saporito. Lo si trova in tavola anche per la colazione da accompagnare con la marmellata, assieme al vitambua, una specie di pancake a base di farina di riso.
I dolci di Zanzibar
E i dolci? Il più diffuso è la torta di spezie, fatta con un impasto a base di cannella, chiodi di garofano, cioccolato e noce moscata. Io ho assaggiato anche dei dolcetti alla vaniglia deliziosi e gli andazi, frittelle dolci che si trovano anche tra le strade di Stone Town.
Molto diffuso anche il pane alle nocciole e datteri. Famose sono inoltre le banane fritte e in genere la frutta meravigliosa che cresce abbondante su quest’isola come la papaya, il mango, l’ananas e il jack fruit. Non manca anche il tè, preparato ovviamente con le spezie zanzibarine: la cannella, il ginger, lo zenzero.