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Rossano

Il Territorio di Rossano Calabro

Tra natura, religiosità popolare e gastronomia Il percorso montano porta nella Sila Greca, regalando piacevoli escursioni alla scoperta dei boschi con la loro rigogliosa flora e fauna selvatica.

Percorrendo la vecchia strada statale silana, che scende nella vallata del torrente Celadi, ove è ancora possibile ammirare i resti dell’antica fabbrica di liquirizia della famiglia De Stefano e di alcuni mulini ad acqua, nonché delle edicole votive (segno questo di una religiosità popolare ben radicata), si sale per giungere al primo convento dei Cappuccini di Rossano (1549) al quale è annessa la chiesa di S. Maria delle Grazie, di cui l’8 settembre ricorre la caratteristica festa che richiama fedeli da tutte le contrade e dai comuni limitrofi, in occasione della quale si svolge anche una caratteristica fiera dove si degustano le primizie delle noci.

Nelle immediate vicinanze dell’ex convento, a circa 1 km, si accede ad una caratteristica collina dove sorge una croce (illuminata di notte) posta dai Padri Passionisti al termine di un ciclo missionario al quale parteciparono dal 14 al 28 aprile 1901 sette missionari. Ogni 3 maggio ha luogo la processione che, partendo dalla chiesa di S. Maria delle Grazie, arriva al sacro sito, richiamando una moltitudine di fedeli.

Informazioni sull’itinerario “LA MONTAGNA”:

I boschi della Sila Greca sono ricchi di flora e fauna. Si tratta di luoghi ancora incontaminati, grazie all’amore per la natura dei rossanesi, la montagna non ha subìto sfruttamenti spregiudicati, conservando un ecosistema rigoglioso e vitale. In autunno i boschi si popolano di cacciatori di selvaggina, di cercatori di funghi, fragoline di bosco e castagne.

Partenza:

Rossano Centro Storico

Tappe:

S. Maria delle Grazie, S. OnofrioCozzo del PescoAbbazia del PatirePiraginetiPetraroRossano Scalo.

Lunghezza del percorso: 35 km circa Da Santa Maria delle Grazie, attraverso una strada dagli ampi risvolti panoramici, che consente di ammirare la Rossano antica in tutto il suo splendore, si penetra in una natura ancora incontaminata nei colori, nei profumi della località Rinacchio (arenario) dove ci si trova immersi nel verde dei boschi e nella salubrità dell’aria.

Prima di procedere verso il Monastero del Patire, per quanto riguarda la religiosità popolare è d’uopo tener presente che una delle feste più caratteristiche che si celebrano nella montagna di Rossano è certamente quella della terza domenica di maggio in onore di S. Onofrio. Nell’alta valle del torrente Colognati è possibile visitare l’antico oratorio eremitico, grancia del Patire, citato in un diploma del 1122.

La piccola cappella dedicata a S. Onofrio ogni anno è punto di riferimento dei rossanesi. Caratteristica è la processione, al termine della quale ha luogo l’incanto dei caratteristici “taralli” offerti al Santo. E’ possibile organizzare escursioni attraverso sentieri e mulattiere fino all’oasi dei Giganti del Cozzo del Pesco, ove si ammirano esemplari di castagno dalla circonferenza notevole, posti a dimora dai monaci basiliani contestualmente all’edificazione dell’Abbazia del Patire (fine secolo XI).

Questo monumentale castagneto fu scoperto intorno alla metà degli anni Ottanta dal WWF calabrese e dall’Orto Botanico dell’Università della Calabria. In esso, nel 1998, vi è stata istituita un’oasi naturalistica affidata al WWF. Quello dell’oasi è un ambiente di media montagna (la quota va dai 930 ai 1050 metri sul livello del mare).

L’attrazione principale dell’oasi è costituita da 102 piante di castagno di proporzioni colossali che raggiungono circonferenze di circa 9 metri a petto d’uomo e di 13 alla base, con altezze che superano i 20 metri. La fauna è ricca e variegata e i grandi alberi sono il rifugio per il gatto selvatico, la martora, la volpe, la faina, la donnola, la puzzola. Anche il cinghiale non disdegna di fare una capatina nell’oasi. Sono presenti i rapaci diurni e notturni come la poiana e il gheppio, il gufo, il barbagianni, l’allocco. Tra gli uccelli è possibile trovare il picchio, la ghiandaia, il merlo.

Rossano offre splendidi e variegati scenari naturalistici che possono essere scoperti con il Club Trekking locale. In qualsiasi periodo dell’anno è possibile vivere a contatto con un ambiente ancora incontaminato tra boschi e ruscelli, impegnandosi in itinerari di varia difficoltà.

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