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Itinerari

Portogallo on the road: itinerario a nord di Lisbona

Dopo il giro della capitale il nostro Portogallo tour on the road a Nord di Lisbona prosegue alla scoperta di palazzi incantati e conventi fortezza, fino ai paesaggi selvaggi della costa atlantica. Prima tappa Sintra e qui devo dire che ho lasciato un pezzo del mio cuore.

Serra de Sintra

Immersa nel verde dei boschi della Serra de Sintra, è un piccolo borgo grazioso e appartato, un posto dove staccarsi dalla vita frenetica e ricominciare a respirare. Tutto intorno al paesino si estende un meraviglioso parco tutto da esplorare per fare un salto nel mondo delle fiabe. Passeggiando lungo i sentieri ombreggiati da un’infinità di alberi di ogni specie, sembra davvero di trovarsi in un paesaggio da favola e il Palacio da Pena che appare in cima a un sentiero, esalta questa sensazione: i suoi colori e il bizzarro stile manuelino-bavarese rendono il castello ricco di fascino.

Castello dos Mouros e Convento dos Capuchos

Non a caso rappresenta una delle sette meraviglie del Portogallo ed è inserito nel patrimonio Unesco. I panorami che regalano le passeggiate lungo i bastioni sono un vero toccasana per gli occhi e per il cuore. Prendete il biglietto cumulativo che vi permette di visitare comodamente il castello dos Mouros (romantiche rovine moresche avvolte nella foresta), il convento dos Capuchos (da non perdere, sembra di visitare la casa di una famiglia di hobbit) e il Parque de Monserrate (percorso suggestivo con un palazzo moresco molto bello). 

Consiglio però di dedicare una giornata intera alla visita di Sintra perché le cose da vedere sono molte ed è bello prendersi il giusto tempo per esplorare con calma questo posto incantevole. Abbiamo pernottato in una semplice pensione senza pretese, Casa des Hospedes Dona Maria de Parreirinha, gestita da una signora molto gentile. Un posto genuino, a contatto con le persone del posto.

Obidos

Ci spostiamo a Obidos per una visita veloce della città con giro panoramico sulle mura dell’ex castello moresco e ingresso alla chiesa di Santa Maria con dipinti della famosa pittrice Josefa de Obidos.

La città per la sua posizione e per le sue caratteristiche case bianche con i bordi gialli e blu è sicuramente affascinante anche se l’abbiamo trovata semideserta e molte zone, a dire la verità, erano un po’ degradate (compresi i cartelli con le indicazioni).

Alcobaça

Abbiamo ripreso la macchina e ci siamo spostati ad Alcobaça, dove ci siamo diretti subito al Mosteiro de Santa Maria. L’edificio colpisce subito per la sua straordinaria dimensione e l’imponenza delle colonne, che percorrono come enormi alberi le navate fino all’altare, in pieno stile gotico. Molto interessante la visita delle enormi stanze, dove si esprime con molta evidenza la sobrietà dei monaci cistercensi. Fate il biglietto cumulativo per vedere Alcobaca, Batalha e Tomar, è conveniente e sono tre conventi fortezza da vedere assolutamente. Il Mosteiro di Santa Maria de Vitoria di Batalha è molto simile a quello di Alcobaça negli interni (chiesa e chiostri) ma decisamente originale e suggestivo per l’esplosione dello stile gotico-manuelino, che fa sembrare la struttura molto simile a un convento inglese. 

Spettacolari le cappelle imperfette, prive di tetto e riccamente intagliate. Visitare questi luoghi sacri di ritiro e di preghiera ma anche di comunità mi ha colpito molto e mi ha fatto immergere in un’atmosfera davvero spirituale. Abbiamo poi avuto la fortuna di trovare pochissimi turisti e li abbiamo visitati praticamente da soli, godendo al massimo della tranquillità e della pace di questi ambienti.

 Nazarè

Il tour è proseguito in direzione di Nazarè, che di per sé è una classica località balneare sulla costa atlantica, ma che in realtà è un originale connubio tra sviluppo turistico balneare e preservazione delle tradizioni di un villaggio di pescatori. E’ piacevole passeggiare in riva al mare e incontrare le donne del paese vestite con abiti tradizionali che vendono il pesce esposto al sole in grandi tavole di legno.

Basta addentrarsi all’interno delle stradine acciottolate per trovare gruppi di vecchi pescatori riuniti in un tavolo a chiacchierare o a giocare a carte, mentre solo pochi isolati più avanti strabordano i negozi di souvenir e i turisti in ciabatte.

Prendendo una simpatica funicolare si arriva fino in cima al promontorio e si può ammirare un incantevole panorama: l’oceano e le sue forti onde che si abbattono schiumose sulla riva.

Risalendo la strada per Nazarè, abbiamo preso la statale che costeggia il lungomare di questa zona che offre uno spettacolo davvero suggestivo: il tramonto sul mare.

Praia da Vieira

Ci siamo fermati a Praia da Vieira, località costiera di Leiria, per assaporare ancora il profumo dei pini marittimi e i colori accesi di questo pezzo di Portogallo.
Qui abbiamo assaggiato un piatto tradizionale che non dovete assolutamente perdere se visitate questo Paese: l’“arroz de mariscos”, una zuppa di pesce e riso servita in un coccio, che abbiamo accompagnato con vino bianco di questa zona e un buon liquore locale (Beirao) per digerire il lauto pasto. Se ripenso a che pezzi enormi di aragosta, astici e granseole freschi c’erano nella zuppa mi viene ancora l’acquolina in bocca a distanza di anni. Anche in questo posto, passeggiando lungo la banchina, ci accorgiamo di essere lontani dalla confusione di mete blasonate, lontano da locali chiassosi e tutti uguali, lontano da strutture costruite a uso e consumo dei turisti. Un posto dove assaporare un Portogallo autentico.

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